Kea
L'isola
Kea è la sesta isola più grande delle Cicladi, con uno dei più grandi porti naturali del Mediterraneo, la baia di Agios Nikolaos. La sua costa imponente, le scogliere scoscese, i maestosi boschi di querce, le "querce reali", tra le poche rimaste nell'Egeo e sono protette, i suoi uliveti e sentieri eccezionali, compongono il puzzle della bellezza selvaggia dell'isola.
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Secondo la mitologia greca, il nome dell'isola deriva da Keos, figlio del dio Apollo e capo di Lokra. Anticamente era chiamata Idrousa, per le numerose acque che scorrevano sull'isola.
Secondo i reperti archeologici, l'isola di Kea è stata abitata fin dal Neolitico tardo ed è stata un importante centro culturale durante l'età del bronzo. Kea ha partecipato alle guerre persiane ed era un membro dell'Alleanza ateniese.
Fu sotto l'occupazione dei Turchi dal 1566 fino alla sua liberazione nel 1821 (da cui il nome Jia), in cui il nostro eroe nazionale Lambros Katsonis svolse un ruolo importante. Dopo la sua liberazione dagli ottomani, Kea divenne una forza potente nell'industria (smalto, metalli, legno).
VISTA
Ioulida
Vourkári
L'insediamento preistorico di Agia Irini: risale al Neolitico Tardo
Il faro: ad Akrotiri di Agios Nikolaos
Lo stretto di Lambros Katsonis: dove è scappato il nostro eroe nazionale, dopo essere stato escluso dai turchi
Karthaia
Sito archeologico di Karthea
Nell'antica città di Karthea puoi persino visitare antichi templi, vedere il tempio dorico di Apollo Pitico, costruito nel 530 a.C. a picco sul mare, il tempio in propilene, dedicato ad Atena, vicino alle mura cittadine e agli antichi teatri. A Karthea, puoi raggiungere l'antico sentiero di Vathipotamos, con un'ora di camminata e poi goderti una nuotata sulla spiaggia di Poles.
Se ami le immersioni, il fondo dell'isola nasconde molti segreti. Scopri relitti come quello del transatlantico "Britanikos" e del piroscafo "Patrice".